Delicato, povero di grassi, ipocalorico, digeribile, privo di glutine….ma ricco in vitamine del gruppo B e antiossidanti (validi a combattere i radicali liberi, a rallentare l’invecchiamento biologico e a ridurre il rischio di insorgenza di malattie cardio-vascolari, diabete e tumori) e fonte di minerali (in particolare fosforo, magnesio, ferro).
Nonostante sia da noi poco conosciuto, oggi rappresenta il quarto cereale per importanza economica a livello globale. Deve questo successo alle sue caratteristiche: Il sorgo si adatta bene a terreni argillosi pesanti e tollera acidità ed elevata salinità; richiede poca acqua, tanto da esser stata definita “pianta cammello” per la sua notevole capacità di resistenza alle carenze idriche e a condizioni ambientali stressanti; resiste senza danni alle alte temperature.
E’ infatti originario dell’Africa occidentale, dove viene coltivato da sempre e da dove si è poi diffuso nel mondo intero.

IN CUCINA

Molto versatile, si può trovare sotto forma di grani o farina.
In grani, dopo averlo lavato e tenuto in ammollo per due ore circa si cuoce per 20/25 minuti e si può utilizzare abbinato a verdure, zuppe, al posto di riso, cous-cous…
L’ammollo si può anche evitare, il tempo di cottura non cambia ma la consistenza sarà più fibrosa ed i grani resteranno più al dente.
Dai grani si produce anche la farina, priva di glutine, che viene utilizzata pura o mescolata con altre farine. In Africa è in uso da moltissimi anni in alternativa al frumento per la preparazione del pane. Il pane indiano chapati viene realizzato con un mix di farine fra la quali troviamo anche il sorgo.
Dalla fermentazione del sorgo si può ottenere un tipo di malto dolcificante ma anche alcune tipologie di bevanda alcolica.