L’AMARANTO
Pianta erbacea originaria dell’America centro-settentrionale, dove rivestiva un ruolo centrale nell’alimentazione delle civiltà Azteca, Maya e Incas per le sue qualità nutrizionali e per l’elevato apporto energetico dei suoi semi: non a caso era chiamato “il grano d’oro degli Dei” e veniva impiegato anche nei rituali religiosi e come valuta di scambio. Gli Incas lo definivano “kiwicha” (piccolo gigante) e ne apprezzavano principalmente il suo potere curativo. Nei riti religiosi aztechi, l’amaranto veniva impastato con farina di mais e miele ed utilizzato per forgiare delle figure antropomorfe che richiamavano gli idoli celebrati; le figure erano poi consumate al termine del rito propiziatorio. Tale pratica, ricordando l’eucarestia cristiana, fu fortemente avversata dai conquistadores cattolici che la considerarono offensiva. La coltivazione dell’amaranto fu così formalmente bandita a favore di sementi europee, di maggior interesse per i colonizzatori.
Non facendo parte delle graminacee non contiene glutine. È ricco di proteine, fino al 16%, con elevato valore biologico dato che abbonda la lisina, amminoacido essenziale di cui sono carenti quasi tutti i cereali. Ha inoltre un elevato contenuto di calcio, di fosforo, di magnesio e di ferro. Grazie inoltre all’elevato contenuto di fibre, ha un effetto positivo sulla digestione e sul ricambio. L’amaranto contiene fitosteroli in elevate quantità e, dunque, può essere utile per mantenere il colesterolo nella norma e per aiutare a ridurlo, quando è troppo elevato. L’amaranto contiene una quantità non trascurabile di acido ossalico, pertanto potrebbe inibire l’assorbimento di calcio e zinco; non è quindi consigliabile in chi soffre di patologie a livello renale, gotta o artrite reumatoide.
COME USARE L’AMARANTO?
COME UN CEREALE: Si può usare l’amaranto al posto del riso.
Lavare il nostro Amaranto sotto l’acqua corrente con un colino fine, portarlo a cottura in una pentola coperta con 2,5/3 parti di acqua o coprendolo di acqua per due dita. Il cereale dovrebbe assorbire tutta l’acqua e risultare gonfio e morbido alla fine. Scolare velocemente sotto l’acqua corrente se vogliamo che risulti sciolto per la preparazione di contorni o insalate, cous-cous… Possiamo mescolarlo ad altri cereali come riso, orzo oppure usarlo da solo. Possiamo saltarlo con dell’olio e aggiungere qualche spezia come si fa con il basmati dopo la cottura.
COME SOSTITUTO DEL COUS-COUS O LA PASTA: Cuocere come sopra indicato e mescolare o saltare con verdure per creare tanti piatti diversi
NELLE ZUPPE: Aggiungiamolo cotto nelle nostre zuppe e faciamolo cuocere 1 o 2 minuti per insaporire il tutto.
AGGIUNGENDOLO A DOLCI: Se versiamo il nostro Amaranto in una padella antiaderente e lo facciamo tostare questo comincerà a scoppiettare come i popcorn, a questo punto mettiamo il coperchio e lasciamolo al fuoco dolce per 3/4 minuti. Una volta raffreddato può essere aggiunto a torte, muffins o qualsiasi tipo di dolce.
COME SOSTITUTO DELLA AVENA: Cuocere l’amaranto come un cereale ma in questo caso non c’è bisogno di sciacquare,possiamo tenerlo coperto a riposare e utilizzarlo a bisogno aggiungendolo a piacimento allo yogurt o al latte vegetale, si abbina molto bene con frutta secca spezie e frutta fresca per una colazione dolce e sana.